Al centro dell'attenzione
Basterebbero le nude e crude cifre per fare capire la difficile situazione nell’ambito di questo dossier. La nuova statistica criminale federale, infatti, ha cifrato in 3‘102 casi le infrazioni nel corso del 2017, ossia un nuovo significativo aumento rispetto ai 2‘764 del 2016, equivalente a ben il 12,23%.
«Chi va piano va sano e va lontano» recita un vecchio saggio. Sarà anche vero, ma nell’ottica del problema, arriveremo vecchi e decrepiti al traguardo, basti ricordare che abbiamo iniziato nell’ormai lontano 2009.
L’Esecutivo federale tergiversa, ritira i messaggi e blocca il lavoro alle Camere. A nostro modo di vedere ciò rasenta già l’azione del favoreggiamento!
Malgrado questo sfogo che ci permettiamo di trasmettervi, si pone il dovere di dire un grande grazie alla commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale che, in data del 23 febbraio 2018, con 20 voti con 5 ha accettato le due iniziative parlamentari dei Consiglieri Nazionali Guhl e Romano per una modifica chiara con pena minima all’art. 285 CPS. Anche accettata una iniziativa cantonale di Berna con 20 voti a favore, 4 contrari e una astensione.
I prossimi passi saranno l’accompagnamento del dossier all’interno della commissione affari giuridici del Consiglio agli Stati. Poi nel lavoro di lobby in favore del dibattito nel plenum. Quando? Domanda difficile che ora non ha ancora risposta.
Ringraziamo tutte e tutti per l’aiuto fornito e nel trattare questo per la FSFP fondamentale dossier.
Sbirri, maledetti eroi - Storie di coraggio delle forze dell’ordine
Una testimonianza del duro lavoro che le forze dell’ordine svolgono ogni giorno in prima
linea, nel contrasto alla criminalità e al degrado sociale, con un’analisi approfondita delle difficoltà quotidiane di chi svolge questo mestiere.
Una panoramica sulle condizioni della sicurezza in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Svezia, Slovenia e numerosi altri Paesi. Prefazione del Ministro degli interni e vicepremier italiano, Matteo Salvini. Postfazione di Vittorio Feltri.
Bosco, Federica / Piazza, Stefano
Paesi Edizioni, ISBN 8885939082, EUR 15.00
Dopo uno studio in materia di «Protezione personale degli agenti di polizia, in considerazione del diritto alla propria immagine», desideriamo evidenziare ulteriori diritti degli agenti di polizia. Se si cerca in internet l’argomento „diritti dei poliziotti», appaiono esclusivamente risultati tipo: «i vostri diritti e suggerimenti per affrontare la polizia e la giustizia»; «a livello giuridico: cosa può fare la polizia», ecc. Da nessuna parte si trova un’informazione che indichi che anche gli agenti di polizia hanno dei diritti – così come ogni altro cittadino. «I miei diritti nei procedimenti giuridici penali e personali» è il titolo di una guida redatta per la FSFP da un’avvocatessa specializzata in diritto penale che, in più, ha organizzato diversi workshop per poliziotte e poliziotti.
All’inizio del 2018, la FSFP ha organizzato un incontro con degli avvocati della Svizzera tedesca. L’obiettivo era quello di delucidare i regolamenti della protezione giuridica della FSFP, condividere le esperienze apprese e lanciare la formazione di una rete. L’evento ha suscitato molto interesse, lo scambio è stato prezioso e la FSFP ha potuto fornire alle sue sezione una lista di «avvocati della prima ora». Attualmente, un incontro analogo nella Svizzera francofona è in fase di progettazione.
Gli agenti di polizia sono addestrati a riconoscere i limiti dell’azione legale della polizia. Ma in buona sostanza, sono preparati anche a riconoscerli e, prima di ogni altra cosa, a farli valere? Nella primavera del 2018, un membro dell’Ufficio Esecutivo ha seguito il corso di «Modi d’agire in tribunale» presso l’Accademia di polizia di Savatan dove, durante un momento formativo, è stato autorizzato a trasmettere fedelmente questa questione alle poliziotte e ai poliziotti. La FSFP proseguirà instancabil-mente a sensibilizzare i datori di lavoro e il pubblico e incoraggiando le colleghe e i colleghi di lavoro a far valere i propri diritti legali.
Affinché gli agenti di polizia siano in grado di garantire la sicurezza, devono poter contare pienamente sulle loro capacità. Già durante la prova attitudinale per la scuola di polizia, l’attenzione si rivolge anche alla capacità di resistenza mentale dei futuri professionisti. Nella scuola di polizia si affronta la gestione dello stress.
Tuttavia, com’è l’evolversi del barometro dello stress tra poliziotte e poliziotti? Cosa fanno i datori di lavoro per preservare la salute mentale delle poliziotte e dei poliziotti? Come può l’agente di polizia proteggersi dai traumi legati allo stress e dai danni che ne conseguono?
La vita quotidiana degli agenti di polizia è caratterizzata da situazioni sorprendenti, eventi tragici o persino attacchi perpetrati con violenza. Tramite il supporto di una coach nella prevenzione dello stress lavorativo e mental coach, la FSFP ha creato una guida Guida alla prevenzione dello stress nel quotidiano della polizia con suggerimenti e approcci utili all’argomento. La guida è aggiornata costantemente ed accessibile a tutti i membri.
L’Ufficio Esecutivo ha anche deciso di occuparsi dell’argomento nel corso della 94a Assemblea dei delegati nel giugno 2018, con diverse relatrici e relatori esperti in materia.
Eseguiremo dei rilevamenti sulla variabilità del battito cardiaco (in inglese heart rate variability, HRV) di poliziotte e poliziotti. Le misurazioni durante il servizio serviranno ad un’attenta valutazione da parte di un coach nella prevenzione dello stress, e l’analisi include, tra le altre cose, gli aspetti relativi al carico da stress, alla rigenerazione e se il movimento è sufficiente.
Il Comitato Centrale, in vista dell’Assemblea dei delegati, è stato informato nel corso di una presentazione sul tema dello stress e le possibilità di prevenzione. Ulteriori eventi ed offerte simili per i membri della FSFP saranno valutati
Da anni la FSFP si batte con tutte le sue forze per frenare i propositi espansionistici delle società di sicurezza private. La FSFP, con il documento sulle sue posizioni del 2012, si oppone chiaramente alla privatizzazione dei compiti di polizia. Il monopolio del potere deve assolutamente rimanere nelle mani dello Stato.
Ad oggi, i compiti delle società di sicurezza private sono regolamentati a livello cantonale. Date però le leggi del mercato interno, per ogni ditta viene applicato il regolamento della corrispettiva sede cantonale. Sono comunque autorizzati a proporre i loro servizi in tutta la Svizzera. Il rischio che sia il cantone con i livelli minimi di regolamentazione ad imporre lo standard in tutta la Svizzera, è veramente alto.
Un lobbismo mirato sul piano politico sta cercando una soluzione a livello federale. Il 28 settembre 2016, la CN Priska Seiler Graf ha presentato in Consiglio nazionale la mozione «Disciplinare finalmente a livello nazionale le prestazioni di sicurezza private».
Il 15 febbraio 2017, il Consiglio federale ha ritenuto prematuro un intervento legislativo e raccomanda il rigetto di questa mozione. Il 13 dicembre 2017, dopo il naufragio del Concordato sulle prestazioni di sicurezza effettuate da privati, il Consigliere agli Stati Paul Rechsteiner ha presentato una mozione analoga in quel ramo del Parlamento, che il 14 febbraio 2018 il Consiglio federale ha ritenuto fosse giunto il momento di adottare, sottoponendola alla commissione competente per l’esame preliminare il 14 marzo 2018.
La FSFP continua a seguire da vicino questo tema consigliando e sostenendo i responsabili politici, così come le commissioni, con un’attività di lobbismo e la documentazione appropriate. Il nostro obiettivo è che le stesse condizioni siano applicate a tutte le società di sicurezza private e che il monopolio dello Stato non venga intaccato.